La Verità, vi prego, sul Natale! Una Storia… per tutte le Storie.

C’era una volta una bambina confusa. Parecchio, confusa. E anche un pochino triste. Non triste come la piccola fiammiferaia, no. Lei non era povera, e non era sola. La nonna le leggeva quella fiaba, da piccina, e le diceva sei tanto fortunata te, piccola mia, che non devi scaldarti con dei fiammiferi e vivere di elemosina, e aveva ragione. Le faceva paura quella storia, e se le capitava di incontrare qualche bimba sconosciuta al parchetto, si accertava sempre che ci fosse qualcuno con lei. E che non avesse fiammiferi da vendere. Però era piena di dubbi, il Natale si stava avvicinando, e lei non riusciva a trovare risposta a nessuna delle sue domande, sempre più incalzanti. Melissa aveva quasi nove anni, si sentiva grande, una ragazzina, come la chiamava la mamma, di solito quando aveva bisogno di aiuto in cucina, o le rimproverava il disordine in cameretta. 

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La Storia di Lin: Quella Volta che la Mamma Salvò una Sirenetta

Lin, la piccola sirena che abbiamo salvato quella volta in spiaggia, in Croazia: tutta la verità. Avevo promesso che vi avrei raccontato questa storia prima o poi, ed eccomi qua. Ho deciso di farlo attraverso due lettere, immaginarie. Nel senso che non sono mai state scritte, per davvero. Il contenuto però, è tutto, assolutamente, vero. E lo sarà, per mia figlia, fino a che non scivolerà, piano piano, nel mondo incantato in cui già si trovano la Fatina dei Dentini, Babbo Natale e tutto ciò che rende l’infanzia (e la vita in genere), magica e meravigliosa. 

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Fiorellino dei Miracoli

Anche questa storia, proprio come le altre, è nata per puro caso. Con mia figlia, al rientro da una bella vacanza al mare: rientro difficile, come tutti i nostri rientri, per colpa mia e del mio maledetto attaccamento “morboso” per il mare. E’ più forte di me e ci casco ogni anno, ogni estate: dopo un soggiorno marittimo, ogni giorno attacco con il mio mantra… apro le finestre, guardo verso l’orizzonte e sospiro:
“Ah, ma perché dalle nostre finestre non si vede il mare, perché!”
Mia figlia poveretta questa cosa l’ha assorbita sotto pelle molto presto, così quell’anno, (aveva iniziato da poco a formare le prime frasi), ricordo che ogni tanto guardava fuori dalle finestre della casa dove vivevamo, in campagna, e attaccava “mamma, voglio il mare al posto della vigna! Mamma, io voglio vedere il mare e non i campi!”
E così, durante una delle nostre lunghe sessioni in bagno, lei sul water e io accanto, è nata la bozza di questa storia. In questa strana primavera, che ci vede ancora chiusi in casa, la condivido con voi, con l’ambiziosa speranza di strapparvi le stesse risate sognanti della mia bimba quando le dicevo “Amore mio, vai a cercare il Fiorellino dei Miracoli e chiedilo a lui!”

La cosa che Matilda desiderava di più al mondo era che al posto dei campi, davanti casa sua, ci fosse IL MARE. Un bel mare azzurro, limpido, con le onde, i gabbiani, le barche e tutto il resto. Peccato che Matilda abitasse in campagna e dalla sua finestra si vedevano vigne, vigne e ancora vigne… anche stringendo gli occhi per guardare più lontano possibile, del mare non c’era nemmeno l’ombra.

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Sirene

Mia figlia, come tante altre bambine, ha avuto la sua bella “fissa” per le sirene. Ricordo una vacanza al mare, un paio di anni fa, in cui non passava giorno senza che mi chiedesse, con fare supplicante, perché le sirene non si facessero vedere. Perché lei voleva a tutti costi vederne una! Alle sue insistenze, rispondevo sempre che ci guardavano da lontano, e che tutte le volte che si vedeva una schiuma bianca, sul mare, all’orizzonte, c’era una sirena che ci stava osservando… e lei era felice.
Una volta le raccontai invece di quando io e il papà salvammo una sirenetta… mi fece raccontare questa storia un’infinità di volte, poi, come spesso accade con i bambini, parve dimenticare. Ma una delle ultime sere che ci siamo visti con le nostre amatissime cuginette (i cugini, patrimonio dell’umanità!), prima del maledetto virus, prima della quarantena, l’ho sentita parlottare con loro: “sapete che la mia mamma dice sempre che una volta lei ha salvato una sirena?”
Questa… chiamiamola “favola per bambini cresciuti” è nata da quella frase.

Buona lettura!

“Sari, Angi, guardate, Laggiù!! Una schiumetta! E guarda là… un’altra! Sono LORO!! Ci stanno spiando!”
“Mati ma la vuoi smettere una buona volta con questa storia? Dai che ormai non sei più una mocciosa… ancora credi a queste favole?”
Matilda ci credeva, ci credeva eccome. Ma era rimasta l’unica ormai. Le sue cuginette, Angelica e Sara, più grandi di lei di una manciata di anni, la prendevano in giro (anzi a dire il vero a canzonarla di norma era solo Sara) ma lei non voleva cedere: forse era il suo modo di non lasciare andare l’ultimo brandello di infanzia, o forse… chissà.

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Margheritina Coraggiosa

Anche questa storia è nata sulla tazza del water, per mia figlia, ma è diventata solo dopo qualche anno un vero e proprio “cavallo di battaglia” di mio figlio, ora treenne, che chiede a tutti di raccontarla sempre, ovunque, continuamente, ed è sempre un siparietto molto divertente osservare come la gente resti perplessa “Mmmh.. fammi pensare… no, sai che questa storia io non la conosco? Va bene lo stesso Pinocchio? O Cappuccetto Rosso? – NOOOOO Voglio la margheritina! HAI CAPITOOOOO VOGLIO LA MARGHERITINA!!!!” E spiegateglielo voi, a mio figlio, che è una storia inventata dalla mamma, che non la possono conoscere gli altri… forse, piuttosto che convincere quel testone di mio figlio, è più semplice pubblicarla!

C’era una volta, tanto tempo fa, in una valle incantata, un prato, un prato fiorito meraviglioso, colorato, pieno zeppo di fiori di ogni foggia e colore.
In questo bellissimo prato viveva Margheritina, assieme alla sua mamma, Margheritona, il suo papà, Margheritone, e il suo fratellino, Margheritino.

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Pesciolino Blu

Questa storia è nata… sulla tazza del water. Le “prime volte” di mia figlia sul water sono state vere e proprie maratone di libri, storie, indovinelli, canzoncine… in bagno ci passavamo la vita, era un po’ un nostro rituale, un modo per stare insieme, da sole, a “raccontarcela”… ma mia figlia non era una che si accontentava nemmeno a tre anni, e dopo l’ennesimo libretto attaccava con «dai mamma una storia inventata, una storia inventata!»
Questa, delle nostre storie da WC, è stata di sicuro quella più amata, sia da lei che dal fratellino.
Spero tanto possa strappare un sorriso anche a voi!

C’era una volta, in fondo a un mare blu che più blu non si può, un pesciolino:
Pesciolino Blu.
Lo avevano chiamato così perché era il primo pesciolino nato proprio di quel colore: un blu meraviglioso, intenso, luccicante… peccato che fosse proprio lo stesso color blu del mare in cui vivevano.

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La Principessina e il Drago

Ho sempre raccontato storie inventate ai miei figli. Mia figlia in particolare me le ha sempre chieste, quelle lette sui libri sembravano non bastare mai, e ci siamo divertite spesso a inventare storie strambe sul fratellino, sul papà, sulle principesse… la maggior parte delle volte (e arriveranno anche quelle… prima o poi le scriverò, promesso!) protagonisti assoluti delle nostre favole sono state le puzzette, o la cacca, o il papà che combinava qualcosa di strambo.
Questa favola invece è nata per puro caso, in un caldissimo pomeriggio d’estate, al mare, sotto un ombrellone, nella vana speranza di schiacciare un pisolino… è nata intorno alle principesse, tanto amate da mia figlia a quell’epoca, e intorno a una cosa da mangiare tipica delle nostre parti che ha sempre adorato, introvabile nella località turistica in cui ci trovavamo… e mia figlia non riusciva a capire perché visto che da noi si trova ovunque! Di cosa si tratta non posso dirvelo, dovete indovinarlo da soli…
La favola è talmente piaciuta che decisi di provare a scriverla e regalarla agli amichetti al secondo compleanno di mia figlia, stampata a libretto con la pagina a sinistra scritta con il testo della storia e quella di destra bianca, da poter completare con i disegni preferiti… Se avete figli/nipoti/cugini/figli di amici/vicini di casa ecc. e vi piace l’idea… fatelo anche voi! Usate la mia storia, o usate le vostre!
Ma soprattutto: l’avete capito cosa ha cucinato la principessina???

C’era una volta,
tanto tempo fa, in un lontano regno incantato, una bellissima principessina, che viveva felice in un castello… un castello MAGICO.

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