Come la Follia nell’Occhio di una Donnola: Dietro le Quinte

Ebbene si, dopo anni di duro lavoro, ho realizzato, anche grazie a voi, questo mio piccolo grande sogno: ho pubblicato un libro. Un libro, vero, un romanzo, c’è il mio nome sopra e da un mese continuo a guardarlo incredula. Un libro vero, ma dico, vi rendete conto? Una casa editrice con tutte le carte in regola, non a pagamento, non mi sono autopubblicata, ho fatto il percorso quello canonico, “alla vecchia maniera”, ma non era scontato comunque, affatto. 

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Esiste un Segreto per Sbrigare Tutte le Faccende Domestiche col Sorriso? Si: Non Farle.

Esiste un segreto per sbrigare tutte le faccende domestiche col sorriso? Ce ne propinano di tutti i tipi, ovunque.  Libri, manuali, esperti. Riviste, social, programmi tv. Esistono perfino corsi appositi. Io dico: beato chi ci riesce. A farsi piacere queste cose, intendo. Io, non appartengo alla categoria. E l’unica cosa che mi fa tornare il sorriso, parlando di lavori di casa, è non farli. Ma c’è un problema, enorme: sono nata FEMMINA.

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La Verità, vi prego, sul Natale! Una Storia… per tutte le Storie.

C’era una volta una bambina confusa. Parecchio, confusa. E anche un pochino triste. Non triste come la piccola fiammiferaia, no. Lei non era povera, e non era sola. La nonna le leggeva quella fiaba, da piccina, e le diceva sei tanto fortunata te, piccola mia, che non devi scaldarti con dei fiammiferi e vivere di elemosina, e aveva ragione. Le faceva paura quella storia, e se le capitava di incontrare qualche bimba sconosciuta al parchetto, si accertava sempre che ci fosse qualcuno con lei. E che non avesse fiammiferi da vendere. Però era piena di dubbi, il Natale si stava avvicinando, e lei non riusciva a trovare risposta a nessuna delle sue domande, sempre più incalzanti. Melissa aveva quasi nove anni, si sentiva grande, una ragazzina, come la chiamava la mamma, di solito quando aveva bisogno di aiuto in cucina, o le rimproverava il disordine in cameretta. 

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Chi è Lui, Chi è Lei (Sigaretta): Il Gioco Più Creativo e Divertente della Nostra Infanzia

Lo ammetto, questo gioco lo avevo dimenticato. Eppure, negli anni ottanta e novanta, ci ho giocato, ci ho giocato eccome. Un gioco vintage, dal sapore oggi quasi surreale, eppure geniale, con un potenziale enorme. Mi è tornato in mente un piovoso pomeriggio d’estate, in cui c’era da inventarsi qualcosa in vacanza, all’estero, senza connessione internet (e meno male!) e senza giochi di società. Ve lo ricordate di certo anche voi, ognuno lo chiamava in modo diverso, dalle mie parti era il gioco di “chi è lui, chi è lei”. Ma anche “sigaretta”, come lo definisce wikipedia.

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Salutare il Mare Senza Rimpianti: Tutto Quello che NON ci Mancherà delle Vacanze

Pezzo anti malinconia da l’estate sta finendo. Mi sembra il momento giusto per ricapitolare insieme tutte le cose che rendono una vacanza al mare, una vacanza di mer*a. Così, di getto. Per tuffarci nell’autunno meno appesantiti e quasi (quasi) sollevati Se siete persone come me, attaccate all’estate come cozze allo scoglio, leggete con attenzione, e il passaggio sarà un po’ meno indolore.

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La Storia di Lin: Quella Volta che la Mamma Salvò una Sirenetta

Lin, la piccola sirena che abbiamo salvato quella volta in spiaggia, in Croazia: tutta la verità. Avevo promesso che vi avrei raccontato questa storia prima o poi, ed eccomi qua. Ho deciso di farlo attraverso due lettere, immaginarie. Nel senso che non sono mai state scritte, per davvero. Il contenuto però, è tutto, assolutamente, vero. E lo sarà, per mia figlia, fino a che non scivolerà, piano piano, nel mondo incantato in cui già si trovano la Fatina dei Dentini, Babbo Natale e tutto ciò che rende l’infanzia (e la vita in genere), magica e meravigliosa. 

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La Nostra Piccola Principessa e il Figlio della Schifosa

Dalle mie parti esiste un detto per definire il figlio “meno considerato”: il “figlio della schifosa”. Di norma è il secondogenito, in una coppia, ma se i figli sono tre, può essere quello di mezzo. Il figlio della schifosa, attenzione, è un appellativo che si usa per accusare la mamma, di norma, con frasi in negativo del tipo “ma poverino lui, il più piccino, ma dico, non è mica il figlio della schifosa eh!” Il senso è far pesare che questo povero bambino riceve meno attenzioni degli altri, ma non solo. 

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Quando La Cucina Stellata Scopre L’Horror

Vi regalo una piccola chicca: un esercizio per il mio corso di scrittura creativa, in cui dovevo cimentarmi nello stravolgere qualcosa di noto, cambiando totalmente stile e presupposti. Ho scelto una famosa trasmissione televisiva che come ben sapete adoro e mi sono divertita a inventare di sana pianta una storia… horror! Ebbene si, proprio horror! Se avete stomaci forti, leggetela fino in fondo. Non sono brava con il linguaggio giornalistico, ma sono certa che vi strapperò qualche risata!

Genere del racconto: horror – Stile scelto: articolo di cronaca
Titolo: Superchef degli orrori: blitz di arresti, 10 decessi accertati, Milano sotto shock.
Mutilazioni, cannibalismo, coprofagia: il commento a caldo del Maestro Ignazio Bossari

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La Neve sa di Cieli Blu, di Corse a Perdifiato, di Notti Limpide e Stellate

Nella mia infanzia emiliana, la neve, era qualcosa di scontato. Era solo questione di tempo, poi sarebbe arrivata. Come le zanzare. Non ricordo un inverno senza una bella nevicata, nemmeno uno. Spesso accadeva a ridosso del mio compleanno (il sette febbraio), e io ci vedevo una sorta di ricompensa divina per la mancata mega festa all’aperto di cui potevano godere i fortunati nati nei mesi caldi. A me toccava la festicciola in casa, con una buona metà degli invitati ammalati, ma almeno c’era la neve, il più delle volte. Non lamentarti, mi capita di sentirmi dire, sei Acquario, il segno dei creativi, dei pazzi, dei geni! Io di segni non so nulla, ma sui primi due non posso che ritrovarmici in pieno.

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